Alessandra Racca, torinese, poetessa e performer, conosciuta sul palco e sul web come la "Signora dei calzini".
Le sue poesie sono state pubblicate in rete, in antologie collettive Bastarde senza gloria, (2013, Sartoria Utopia), nelle raccolte Nostra signora dei calzini (2008, Ed. Seed), Poesie antirughe (2011, Neo Edizioni) e L'amore non si cura con la citrosodina (2013, Neo Edizioni). Nel 2016, sempre per i tipi di Neo, esce la nuova raccolta Consigli di volo per bipedi pesanti.
Appassionata di poesia performativa, dal 2008 porta i suoi reading in viaggio per l'Italia, collaborando con musicisti ed altri artisti. E' inoltre organizzatrice e presentatrice di poetry (Poeti in Lizza e Atti Impuri) e story slam (Storie in Lizza, Voci della città) e fa parte del direttivo della Lega Italiana Poetry Slam.
Il suo blog è www.signoradeicalzini.it
“Qualche tempo fa mi proposero di scrivere una cosa piuttosto buffa: la descrizione di una invenzione (im)possibile per un numero di Colla - Una rivista letteraria in crisi.
Siccome da grande avevo paventato l'idea di fare l'inventrice (senza averla per ora comunque abbandonata) e siccome Colla mi piace parecchio ho detto: Sìììì!
E così è nato sulla carta un oggetto che desidero da tempo, il.... Non vi dico cosa.
Per saperlo, non si paga nulla, basta scaricare gratuitamente l'ebook sul sito di Zandegù.
In più sono in ottima compagnia tra scrittori e illustratori che stimo.
Scaricatene a piene mani!»
Mia mamma è un fiore abusivo
(Da: L'amore non si cura con la citrosodina, 2013, Neo Edizioni
Ah mamma, come mi spunti!
Come faccio a nasconderti ora
che ti sei infilata perfino
nel modo in cui porto alla faccia
le mani, storte all'indice - come le tue
ossa costole che spuntano fuori
evidenze e d'improvviso
voglio sapere i nomi delle piante
con l'aria frivola che è tua
quando domandi al mercato
Quanto la devo innaffiare?
e tramesto vasi e gelsomini e bulbi
arrampicata per aggrappare
foglie e rami al nido
guarda come sto in bilico
sfidando scale e basse stature
per far germogliare
la parete di casa (e la vita)
ed io che ti dicevo Ma fai attenzione
non rischiare il collo per un addobbo!
Tu mi spunti mamma
come fiore di un seme portato dal vento
nel vaso che era di basilico e ora
è carico di petali abusivi e spavaldi
e a me che sempre hanno detto
come somiglio a papà
stupisco di questa fioritura
l'indipendenza, mamma, l'essere me
è scoprirti dentro i miei bicchieri rotti
e disordini e pasticci
tenerti finalmente qui
non avere più paura
d'essere tutta.
Buk Festival per editi, inediti e poesie. Scadenza a fine luglio.
Premio Babel per la traduzione per un giovane traduttore letterario italiano. Scade il 30 giugno 2016.