Andrea Bajani è nato a Roma il 16 agosto 1975. Giovanissimo si è trasferito con la famiglia a Cuneo, e ora vive fra Torino e Parigi. Prima di diventare scrittore a tempo pieno ha sperimentato diversi mestieri e varie tipologie di precariato.
Nel 2002 ha pubblicato il primo romanzo, Morto un papa, con la casa editrice Portofranco (fallita il giorno dell'uscita del libro). Il successo è arrivato nel 2005 con Cordiali saluti, pubblicato da Einaudi, subito tradotto in Francia. Il romanzo, incentrato sulle lettere di licenziamento ricevute da diversi dipendenti nel corso della «riorganizzazione interna» di un'azienda, ha inaugurato una stagione di romanzi italiani dedicati al tema del lavoro.
Nel 2009, il romanzo Se consideri le colpe (ancora Einaudi), annoverato dalla critica fra i romanzi migliori degli ultimi anni e tradotto in Francia dalla casa editrice Gallimard, ha vinto i premi Super Mondello, Recanati e Brancati.
Bajani ha partecipato a diverse antologie: Scrivere sul fronte occidentale (Feltrinelli, 2002), Deandreide (Bur, 2006), Ho visto cose (Bur, 2008) e Lavoro da morire. Racconti di un'Italia sfruttata (Einaudi, 2009).
Nell'ottobre 2010 esce il romanzo Ogni promessa, ancora una volta per i tipi di Einaudi, e nel 2012 per i tipi di Nottetempo il racconto La mosca e il funerale.
Bajani torna in libreria con Mi riconosci (Feltrinelli), un omaggio all'amico e grande scrittore Antonio Tabucchi a un anno dalla scomparsa, ma prima di tutto un omaggio alla letteratura.
Per il teatro Bajani è stato coautore dello spettacolo Miserabili, di Marco Paolini.
Ha condotto con Chiara Pacilli la trasmissione "Trame" su Rai Radio 2, e collabora con i quotidiani La Stampa, l'Unità, Il Sole 24 Ore, e la rivista Lo Straniero. Su Torinosette, il settimanale de La Stampa, cura la rubrica "Vite a progetto".
Se consideri le colpe
Credo sia successo anche a te, la prima volta che sei arrivata qui. Che c'era un uomo, appena oltre la zona franca del recupero bagagli, che ti aspettava col tuo nome scritto sopra un foglio bianco. E una a una guardava le facce tentando di indovinare quella giusta da associare al suo cartello. L'uomo che aspettava me premeva contro la transenna alzando il foglio più in alto di tutti, e più che una procedura d'accoglienza, con quei cartelli in aria, sembrava una manifestazione di dissenso. Poi ci siamo riconosciuti, io che sono andato verso di lui e lui che ha piegato in quattro il foglio e l'ha fatto sparire nel taschino. Sopra c'erano scritti il tuo nome e il tuo cognome, come fossi tu a dover arrivare e non io che venivo fin lì per vederti finire sotto terra.
Buk Festival per editi, inediti e poesie. Scadenza a fine luglio.
Premio Babel per la traduzione per un giovane traduttore letterario italiano. Scade il 30 giugno 2016.